In data 10 febbraio 2009 alle ore 14,30 preso la sede UNI di Milano si è riunita la Commissione Strade per proporre, in sede europea, normative e soluzioni infrastrutturali nel rispetto degli utenti di veicoli a due ruote.
AMI, facendo parte della Commissione UNI da Ottobre 2008, fin dalla prima riunione ha sottolineato:
- il pericolo determinato dai guard-rail senza protezione inferiore e quello costituito dagli ostacoli puntali (paletti, supporti di cartelli, lampioni)
- la diffusione esasperata sia dei guard-rail sia degli ostacoli puntali, in controtendenza agli altri paesi europei che tendono, invece, a limitarne l’uso dove strettamente necessario.
Questi ostacoli fissi (guard-rail, paletti, muri, tombini, caditoie,…), in aggiunta agli ostacoli mobili (veicoli), costituiscono le principali cause di lesioni anche in seguito a banali scivolate.
AMI ha ribadito la necessità di promuovere una deroga alla normativa attuale, in attesa di quella Europea del 2010, per applicare, a partire dai punti più a rischio delle varie province, le protezioni “salvamotociclisti” ad oggi sviluppate da varie aziende italiane e straniere, al fine di mitigare le lesioni in caso di impatto del motociclista contro guard-rail ed ostacoli fissi e quindi di ridurre il numero di vittime che da alcuni anni invece è in aumento nel nostro paese.
La prossima riunione del gruppo di lavoro, per richiedere una deroga alle normative vigenti sulle barriere, fortemente carenti per i motociclisti, e, al tempo stesso, proporre presso la Comunità Europea soluzioni più ergonomiche, avverrà sempre in sede UNI a Milano in data 25 marzo 2009.
Il gruppo di lavoro è costituito dal Prof. Vittorio Giavotto, Presidente della Commissione, da Ing. De Mozzi, Ing. Muller, Ing. Bianchi, Ing. Cucchietti, Ing. Pavese, Ing.Mozzarelli e dal dott. Guidarini, presidente di AMI.
Un sentito ringraziamento va al Presidente di Commissione, Prof. Vittorio Giavotto, ed allo staff di ingegneri che hanno ascoltato, sempre con molta attenzione le mie considerazioni tese a valutare il problema anche con l’ottica ed il linguaggio della Medicina oltre che della Ingegneria.
La strada è lunga, ma, passo dopo passo, arriveremo all’obiettivo “sicurezza per i motociclisti”!!!Marco Guidarini
Marco Guidarini
presidente AMI