Sapete già come “leggere” le vostre gomme? Se la risposta è no, questo articolo fa al caso vostro.
Vogliamo mostrarvi varie tipologie di consumo, le cause, i problemi e le eventuali soluzioni che si possono adottare per un miglior utilizzo degli pneumatici. In questo modo vi aiuteremo ad avere più conoscenza del vostro mezzo per “guadagnare secondi in pista e anni su strada”.
Iniziamo con l’esempio del consumo ottimale di una gomma.
Questa tipologia di consumo non indica che abbiamo raggiunto le massime performance della gomma, ma
che stiamo garantendo un’alta performance per tutta la sua vita.
Da questo punto di partenza, procediamo con le varie tipologie di consumo, le loro cause e le percezioni che
abbiamo di esse.
Ricciolo a Freddo
Il ricciolo a freddo è causato da una gomma troppo gonfia. Quando la gomma è oltre la sua pressione di esercizio, la zona di contatto a terra è troppo stretta e di conseguenza lo pneumatico non riesce a generare calore in modo uniforme, tale da portare tutta la carcassa della gomma a una temperatura ottimale di esercizio.
In questo caso la superficie si scalderà molto in fretta mentre la carcassa rimarrà ancora fredda. Questo causerà lo “strappo” della superficie dalla carcassa.
I riccioli sono abbastanza profondi e a forma d’arco. Si può fare una facile verifica inserendo un’unghia sotto il ricciolo e strappandone un pezzetto. Se questo avviene, avrete quasi la certezza di avere una gomma che lavora sotto la sua temperatura di esercizio, cioè ad una pressione troppo alta.
Ricciolo a Caldo
Il ricciolo a caldo è causato da una gomma ad una pressione troppo bassa. Una gomma leggermente sgonfia causa una zona di contatto troppo larga a terra, che scalda molto lo pneumatico. Quando tutta la carcassa si surriscalda, la superficie si “scioglie” molto rapidamente e viene strappata via a causa della forza centrifuga.
A prima vista sembra un ricciolo simile a quello freddo ma, siccome tutta la gomma si è surriscaldata, il ricciolo potrà essere strappato con meno sforzo rispetto al caso precedentemente descritto. I riccioli si presentano grossi ed estesi: non dovrebbe essere possibile passare l’unghia sotto di essi, come invece avviene per un ricciolo a freddo.
Inoltre, guardando la gomma, i riccioli dovrebbero scendere verso il centro della gomma seguendo un profilo ad arco a causa della forza centrifuga.
Errato consumo del pneumatico dovuto alle sospensioni
Quando si parla di sospensioni e come il setting sbagliato possa influire sul consumo delle gomme, diventa difficile spiegare cause ed effetti. Questo perché ogni forma di consumo non è relativa ad una particolare componente della sospensione.
Proviamo comunque a porci alcune domande, ricordando che il progetto della ciclistica di una moto parte da una rigidezza teorica della gomma. Il setting della sospensione è giusto? Se la molla è troppo rigida o troppo morbida per il peso del pilota, la carcassa della gomma sarà sottoposta ad un grande sforzo perché le sarà richiesto di funzionare come sospensione aggiuntiva. Questo significa che la gomma finirà col consumarsi in particolari zone mentre in altre no, dando origine al classico consumo a zig-zag lungo tutta la circonferenza della ruota.
L’area interessata è uniforme in larghezza? Controllate lo spessore del ricciolo. La larghezza del ricciolo non uniforme e differente considerevolmente lungo la circonferenza della gomma è un buon indicatore di un problema a livello delle sospensioni. Solitamente è sufficiente aumentare lo smorzamento in estensione.
Se invece il ricciolo si solleva sul bordo della scanalatura significa che lo smorzamento del monoammortizzatore in estensione è troppo veloce o troppo lento. Generalmente se si solleva il bordino
della scanalatura significa che lo smorzamento del monoammortizzatore è troppo veloce.
Consumo a bande – peso al posteriore non sufficiente
Questo consumo non è molto comune. Quello che si vede in foto è il risultato di un insufficiente peso al posteriore. La gomma, di conseguenza, non riesce ad arrivare alla temperatura corretta e, quindi, ad avere il grip ideale quando il pilota “apre il gas”. La superficie, in questo caso, si surriscalda fortemente.
Con un insufficiente peso al posteriore si svilupperanno delle bande di consumo a circa 10mm dal bordo della gomma.
Gomma Blu
Spesso si dice che quando una gomma tende al blu significa che è finita ma questo non è del tutto vero!
Che cosa rende la gomma blu? Le gomme da moto contengono olio (di solito blu) che mantiene la gomma morbida. Quello che si vede in questo caso è solo l’olio che sale in superficie.
Come mai sale in superficie? Dopo che la gomma è stata usata fino a raggiungere un significativo riscaldamento, l’olio che la gomma contiene salirà in superficie. Nel momento in cui ci si ferma e lo pneumatico si raffredda nuovamente (ciclo termico), emergerà questo colore tendente al blu. Ogni volta che si farà fare un ciclo termico alla gomma essa perderà un po’ di quest’olio. Di conseguenza, più cicli termici si faranno e meno efficiente sarà la gomma. Generalmente una gomma stradale sopporta i cicli termici in modo migliore.
Ora dovreste essere in grado di poter “leggere” le vostre gomme, ma se avete dubbi o volete confrontarvi con noi non esitate a contattarci!