Dopo 16 anni di battaglie, abbiamo accolto positivamente la volontà del ministro Toninelli di emanare un decreto specifico per le barriere salvamotociclisti.
Il testo prodotto, però, non è efficace come previsto nelle intenzioni.
L’impostazione delle norme attuative del decreto, infatti, limita fortemente la possibilità di agire su infrastrutture esistenti, prediligendo interventi radicali di rinnovamento delle barriere.
L’intenzione è corretta e lodevole nei principi ma, pensando alla situazione economica italiana, si rivela un’impostazione eccessivamente limitativa.
È necessaria, quindi, una modifica sostanziale che noi di A.M.I. abbiamo già suggerito in alcuni convegni e conferenze, tenute recentemente assieme ad altre associazioni del settore.
In attesa che il decreto venga modificato, consideriamo il lato positivo di questo testo che, nel sordo silenzio che lo ha preceduto, si rivela come un grido rivolto ai progettisti di infrastrutture: noi motociclisti esistiamo e pretendiamo che le strade siano progettate in sicurezza anche per chi viaggia su due ruote!