Davide Barin, vice presidente dell’Associazione Motociclisti Incolumi (A.M.I.) ha descritto il ruolo dell’associazione nello sviluppo di studi e ricerche per la realizzazione di strade sicure per i motociclisti, denunciando l’esistenza in Italia di strade che sono le peggiori d’Europa e l’ignoranza in termini di sicurezza stradale di chi è deputato alla loro progettazione e costruzione, che non prevede l’errore umano e le realizza con infrastrutture inadeguate in termini di sicurezza come i guard-rail senza protezione, i numerosissimi pali metallici per la segnaletica e per la pubblicità lunghi i bordi delle carreggiate e altri manufatti destinati a mietere nuove vittime per i prossimi quarant’anni. Ha affermato che oggi la ricerca tecnologica dispone di valide soluzioni per rendere più sicure le infrastrutture e che alcune case costruttrici italiane sono già in grado di fornire tali prodotti alle Pubbliche Amministrazioni che li richiedano. Ha ricordato che quei Paesi europei che hanno eliminato la segnaletica superflua e gli ostacoli fissi lungo le carreggiate, investendo anche su una più diffusa educazione stradale e un maggior controllo del comportamento degli utenti, hanno ridotto del 30 – 40% il numero di vittime sulle strade. Sarà cura dell’associazione identificare con l’etichetta Safety Label i prodotti che garantiscono all’utente delle due ruote la massima protezione attiva e passiva.