L’AMI è stata invitata a tenere incontri per il progetto “Guida Sicura” per poter fare informazione sulla sicurezza stradale per i giovani.
Segue il comunicato stampa (da romagnaoggi.it)
PARMA – Una guida sicura per i giovani
Sostenere i Comuni nella realizzazione di politiche di intervento sul consumo di bevande alcoliche da parte dei più giovani: con questa finalità la Provincia promuove il progetto Guida Sicura, presentato oggi a Neviano degli Arduini. All’incontro di presentazione sono intervenuti gli assessori provinciali Tiziana Mozzoni e Filippo Carraro, il Sindaco di Neviano Giordano Bricoli insieme all’assessore al sociale Raffaella De Vincenzi, Simone Bertacca dell’Unità operativa dipendenze patologiche dell’azienda Usl, il parroco don Giancarlo Reverberi, il brigadiere dei Carabinieri Antonio Variale e Adriano Cappellini, dirigente istituto comprensivo di Neviano.
Parte integrante del progetto provinciale “Strada e Dintorni”, Guida sicura è un percorso che approfondendo la realtà sull’uso dell’alcol in relazione alla guida vuole fornire strumenti utili alla prevenzione. Le analisi fino ad ora condotte infatti rilevano l’alcol come la sostanza psicoattiva più utilizzata dai giovani, dopo il tabacco e la caffeina. Ciò però che emerge come maggiormente preoccupante è lo stile di consumo, strettamente legato a scopi ricreativi, relazionali e al fenomeno del “binge drinking”, ovvero il desiderio di ubriacarsi.
Accanto a ciò emerge una significativa correlazione fra uso di alcol e incidenti stradali anche quando l’assunzione della sostanza risulti moderata, in quanto compromette comunque un’adeguata percezione del rischio del guidatore.
Poiché questi fenomeni interessano in maniera consistente anche questo territorio, la Provincia ha ritenuto opportuno intervenire con il progetto Guida sicura le cui azioni sono improntate alla prevenzione attraverso l’informazione sugli effetti di uso-abuso di sostanze, sui comportamenti a rischio legati alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di altre sostanze, promuovendo appunto una guida sicura.
Al progetto, coordinato dall’assessorato provinciale alle Politiche sociali e sanitarie, con la partecipazione dell’assessorato provinciale alla Viabilità, partecipano l’Unità di strada del programma Dipendenze patologiche dell’Azienda sanitaria locale, i Comuni, la Polizia provinciale ed i Comandi della Polizia Municipale.
“E’ un progetto che ha una finalità pedagogica e che dà un messaggio chiaro ai giovani. Ci interessa ciò che fanno e intendiamo avere cura di loro. Con il percorso Strada sicura intendiamo affrontare in modo complessivo il problema attraverso azioni diversificate che vanno dalla formazione al contatto diretto con le nuove generazioni” – ha spiegato Mozzoni.
“Questo progetto si inserisce nell’ambito delle attività che la Provincia ha messo in campo da tre anni e che hanno la finalità della prevenzione per la sicurezza sulle strade, un tema che ci sta particolarmente a cuore” – ha osservato Carraro. Nel Comune di Neviano si terranno quattro approfondimenti. La prima azione, che coinvolge sei Comuni della Comunità montana Est, è un corso di formazione, rivolto agli Agenti della Polizia Municipale e della Polizia Provinciale. L’obiettivo è quello di fornire degli elementi di conoscenza sia sulle sostanze e sui loro effetti, sia sugli stili comunicativi adeguati alla relazione con i giovani.
Vi saranno poi incontri a partire da giovedì 16 febbraio con l’Associazione vittime della strada e l’Associazione motociclisti Incolumi, che affronteranno il tema della sicurezza in strada. Il 2 marzo Gabriele Moi e don Marco Uriati si confronteranno su “Le relazioni familiari e gli stili di vita”. Il 16 marzo Rocco Caccavari si concentrerà più in specifico sul tema delle sostanze e dei comportamenti a rischio, mentre il 30 marzo concluderanno il ciclo di incontri don Luigi Valentini e Aluisi Tosolini.
Contemporaneamente si avvierà una ricerca-azione che coinvolgerà i giovani del territorio comunale non solo come destinatari diretti degli interventi, ma soprattutto come risorse attive in un processo di potenziale cambiamento.