Incontro su “Il Mondo dell’Associazionismo in Puglia e la Mobilità Sicura e Sostenibile.
Esperienze a Confronto”

Bari, 8 luglio 2008

Lo scorso martedì 8 luglio si è tenuto a Bari, presso la sede del CReMSS (Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale) l’incontro “Il mondo dell’associazionismo in Puglia e la mobilità sicura e sostenibile. Esperienze a confronto”.
L’incontro, organizzato per consentire al CReMSS e all’Assessorato di far tesoro delle esperienze e delle proposte provenienti dalle associazioni operanti in Puglia, è inquadrato nell’ambito di una serie di iniziative promosse dall’Assessorato ai Trasporti e alle Vie di Comunicazione della Regione Puglia, che dimostra, in questo modo, una sensibilità particolare verso i temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale.

Si è registrata una presenza massiccia da parte delle organizzazioni di volontariato, segno tangibile del fatto che le problematiche connesse alla mobilità ed alla sicurezza stradale sono fortemente sentite.
Ognuna delle associazioni presenti ha brevemente illustrato ai rappresentanti del CReMSS e all’Assessore Mario Loizzo il proprio ambito di competenza e le principali iniziative intraprese nel corso della propria attività: educazione stradale per i più giovani, mobilità sostenibile, sicurezza, progettualità e ambiente, solo per citarne alcuni.

L’Associazione Motociclisti Incolumi Onlus (AMI) ha illustrato brevemente il proprio campo di attività, sostenendo che il problema della sicurezza stradale, particolarmente sentito dai motociclisti, ma non solo da essi, deve essere affrontato da più versanti contemporaneamente: da un lato è importante insistere sull’aspetto educativo e formativo, soprattutto verso i più giovani, per creare una cultura di educazione stradale più radicata, dall’altro è necessario far sì che coloro che sono alla guida di un mezzo a motore abbiano il pieno controllo di esso (e questo è possibile soltanto con un addestramento mirato, che vada oltre i soli requisiti sufficienti per conseguire la patente di guida).
Infine, è di grande importanza che anche coloro i quali curano la progettazione e la manutenzione delle strade migliorino la qualità del proprio operato, poichè non c’è motivo per cui tutte le colpe della (in)sicurezza stradale debbano ricadere al 100% sugli utenti, ovvero coloro i quali sono anche la “parte lesa” in caso di incidente.

E’ importante intraprendere tutte le possibili iniziative per diminuire le probabilità che si verifichino incidenti, ma è altrettanto importante agire affinchè le conseguenze degli incidenti siano le minori possibili, intervenendo quindi anche sulle cause di lesione, e tenendo conto della possibilità dell’errore umano, così come si fa in tanti altri campi (competizioni, aeronautica, …) con eccellenti risultati.

L’aspetto progettuale delle strade, infatti, è passibile di enormi miglioramenti, pur mantenendo un rapporto sostenibile con i costi, grazie alle conoscenze ed alle tecnologie sviluppate negli ultimi decenni, sia nella diminuzione delle cause di incidente sia nella diminuzione delle cause di lesione (dovute essenzialmente ad ostacoli fissi disseminati a bordo strada, come segnali inutili, guard-rail, alberi, …).

A questo proposito ha suggerito al CReMSS, che si sta occupando attivamente di raccogliere ed elaborare dati sull’incidentalità in Puglia, di inserire nella scheda di rilevamento delle informazioni sugli incidenti, oltre le cause dell’incidente, anche le eventuali cause di lesioni alle persone.

A conclusione dei lavori, l’Assessore Loizzo ha tratto le seguenti conclusioni:

  • Le associazioni sono una risorsa preziosa, e per la Regione Puglia esse possono essere interlocutori attivi e propositivi, pur mantenendo ogni organizzazione la propria identità ed autonomia; per tenere aperta la collaborazione delle associazioni, la Regione avrà cura di organizzare dei “forum” periodici di incontro in cui sia le associazioni che la Regione stessa abbiano la possibilità di confrontarsi e di “crescere”.
  • Gli interventi della Regione per migliorare la mobilità e la sicurezza saranno attuati a più livelli:

    1. Rapporti con le scuole, sia in termini di programmi educativi sia in termini di incentivazione della mobilità sostenibile (“piedibus” e “bicibus”).
    2. Eliminazione delle carenze strutturali delle strade.
      Gli aspetti collegati a tali carenze sono ben noti all’Assessorato.
      Compito delle associazioni sarà quello di segnalare i “black point” alla Regione, la quale avrà, a sua volta, l’autorità per spingere gli Enti preposti alla soluzione dei problemi segnalati; sarà cura dell’Assessorato aprire un tavolo di discussione con ANAS e gli uffici tecnici delle Province, portando alla luce le problematiche progettuali e strutturali, anche grazie alle segnalazioni e le proposte delle associazioni che sono più impegnate in questo senso (ad es. AMI e l’Associazione Vittime della Strada).C’è comunque da tener presente che in molti casi, ove siano già state segnalate da tempo carenze strutturali della viabilità già cause di gravi incidenti, sono state incontrate grosse difficoltà proprio nella realizzazione delle opere di ristrutturazione, principalmente causate da una esasperata attenzione da parte di gruppi locali verso aspetti “paesaggistici” e “naturalistici”, talvolta clamorosamente fuori luogo. Caso emblematico è la mancata realizzazione della circonvallazione di Santeramo in Colle, bloccata per l'”impossibilità” di eliminare o spostare un limitato numero di alberi. Ci auguriamo tutti che in questi casi, e non sono pochi, il buon senso prevalga sull’integralismo.
    3. Formazione: le associazioni che volessero portare avanti progetti formativi per ragazzi o adulti, potranno fare richiesta all’Assessorato in merito alla disponibilità degli spazi necessari.
      Inoltre, le associazioni potranno segnalare alla Regione la disponibilità di docenti qualificati per le attività di formazione e la Regione provvederà, a sua volta, a stilare un “albo” di formatori qualificati da mettere a disposizione di Istituti scolastici che volessero portare avanti progetti formativi nel campo della mobilità e della sicurezza stradale.

In definitiva, possiamo affermare, con grande piacere, che l’Assessorato ai Trasporti e alle Vie di Comunicazione della Regione Puglia, a nostro giudizio, si sta muovendo nella giusta direzione per un concreto miglioramento della mobilità e della sicurezza delle nostre strade.
AMI, da parte sua, si impegna ad agire come “interlocutore qualificato” e fornire alla Regione il massimo supporto sia a livello informativo che tecnico, non limitandosi a “protestare”, ma fornendo la propria collaborazione attiva e la propria esperienza tecnica, sia per gli aspetti strutturali e progettuali delle strade, sia per gli aspetti legati alla formazione (corsi sulla sicurezza, corsi di pilotaggio, …).

Aldo Giove, Responsabile AMI Regione Puglia

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