Perché dobbiamo vergognarci di essere italiani
L’Italia è l’unico paese al mondo che fa prevenzione riguardo gli incidenti, sulle strade come sul lavoro, gridando:
“Basta!…Mai più!”.
…poi inevitabilmente con le omelie!
Se il metodo fosse stato efficace, lo avrebbe usato anche la Medicina fin dai tempi di Ippocrate, ma già nel 450 a.C. si sapeva che era solo “aria che passava tra i denti”.
Nei talk-show si evocano con insistenza fino all’arroganza: principi etici, verità assolute, moralismo per il “bene” delle vittime, dei familiari, della Società, ma negli indisponenti battibecchi (che fanno vergognare di essere italiani) tra politici (di colore vario e variabile), monsignori e soubrette…. nessuno spende una parola per la cosa più intelligente: la prevenzione.
- Prevenire il numero di incidenti (è la prevenzione primaria in Medicina)
- Assistere dal punto di vista psicologico, sanitario ed economico i familiari
… le altre cose sono solo chiacchiere.
In Italia ci sono circa 6.000 vittime all’anno e 18.000 invalidi permanenti per incidenti stradali, ovvero centinaia di casi come Eluana, che non vengono alla cronaca solo perchè meno sfruttabili dal punto di vista mediatico e politico e non apportando né voti né potere vengono dimenticati, purtroppo anche dalla Chiesa (le omelie non fanno prevenzione!)
Nessuno dei “Soloni” che appaiono in televisione, sempre “in sovrappeso” di moralismo analizza gli incidenti come dovrebbe essere fatto per prevenire le migliaia di storie drammatiche sulle strade italiane e nei reparti di rianimazione.
Un approccio scientifico ed onesto, come fanno in tutti i paesi civili, riconosce patogenesi (cause di incidente) ed eziologia (cause di lesioni).
Le cause di incidenti vengono attribuite solamente all’errore umano (il gioco si chiama ‘scaricabarile’!) per nascondere i tagli fatti su educazione, preparazione, addestramento, indispensabili nell’utilizzo di qualsiasi macchina, dal veicolo all’aereo
Le migliori scuole aeree del mondo conoscono bene questo principio ed investono moltissimo in preparazione ed addestramento… quelle che non si preoccupano della Salute dei propri piloti fanno i tagli!
Ma tra le cause di incidenti vanno annoverate anche le strade mal progettate e mal tenute, manto usurato fino “alle tele”, buche e voragini, curve con pendenze sbagliate e soprattutto con raggio incostante.
Queste ultime provocano circa 1/3 degli incidenti.
Le cause di lesioni sono le vere responsabili del danno diretto alla salute e molte sono insite nelle infrastrutture!
Da anni la Associazione Motociclisti Incolumi denuncia la “incoscienza ergonomica” delle strade italiane, una incoscienza ben individuabile nei numerosi black-points facilmente evitabili (se i politici che vanno in televisione volessero tutelare realmente la salute!).
La loro frequenza denota una incoscienza molto più grave del giovane che viaggia senza casco!
Le cause di lesioni sono gli ostacoli, i muri a spigolo (proprio come quello che ha determinato il coma irreversibile di Eluana…ma nessuno ne vuole parlare?), gli alberi a fusto (al posto di siepi e vie di fuga), una miriade di ostacoli fissi (lampioni, paletti metallici e guard-rail killer) posizionata incoscientemente anche in esterno curva e che provoca migliaia di vittime ogni anno!
Le cause di lesioni, ovvero l’impatto contro gli ostacoli menzionati, ai quali vanno aggiunti gli ostacoli mobili, ovvero gli altri veicoli, provocano i 2/3 delle vittime e degli invalidi permanenti!
Ma, benchè facilmente rimovibili, molti black-points vengono lasciati anche dopo incidenti gravissimi…in attesa della prossima vittima.
Ai moralizzatori che dimostrano tanto interesse per la salute, l’etica, la famiglia…vorrei chiedere: “Cosa si fa in Italia per la prevenzione? E come vengono aiutati i Familiari delle vittime? E infine…Perché dobbiamo vergognarci di essere italiani?”
Dott. Marco Guidarini
Medico Traumatologo
Presidente AMI