La lama che uccide: E’ possibile rendere sicure le nostre strade?
Convegno Nazionale organizzato da Associazione Nazionale Polizia di Stato – Sezione di Udine
Cividale del Friuli (UD) – 29 giugno 2008 ore 10 – Teatro Ristori
Le nostre strade sono disseminate di ostacoli fissi (guard rail affilati come rasoi, segnaletiche inutili, spigoli vivi di marciapiedi, cuspidi agli incroci, lampioni in mezzo al piano viabile, alberi) che, a un attento esame, potrebbero essere posti in altro luogo lasciando così aperta la via di fuga.
La scarsa manutenzione, gli asfalti non drenanti che diventano viscidi alla prima pioggia, la presenza di tombini non livellati al manto stradale, l’illuminazione carente, la limitata visibilità agli incroci, sono fattori che possono far diventare la strada a rischio d’incidente.
Statisticamente, i fattori di rischio per un sinistro stradale sono da attribuirsi per circa il 70% ai comportamenti sbagliati e per il 30% alle infrastrutture. Se però si analizzano le cause di lesioni, il 70% delle lesioni è causato dall’impatto contro le infrastrutture, contro gli ostacoli fissi lungo le carreggiate e contro gli altri veicoli, e solamente il 30% è causato da comportamenti irresponsabili.
Nell’adempimento del nostro lavoro quotidiano sulle strade della nostra Regione e della nostra Provincia, assistiamo a moltissimi incidenti che si sarebbero potuti evitare se le strade fossero state costruite prevedendo l’errore umano.
Da questo convegno ci aspettiamo che le Amministrazioni delegate alla progettazione e gestione delle strade incomincino a valutare attentamente uno standard di sicurezza accettabile per tutti gli utenti della strada, prendendo ad esempio da quei Paesi europei che hanno investito milioni di euro per realizzare infrastrutture sicure.
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